venerdì 21 settembre 2012

Ritorno a Felidhoo – 1° parte

Ritorna Isabella Maffei, amica e fotografa ufficiale di Blue Space, questa volta alle Maldive. Il modo migliore per visitare l'arcipelago è sicuramente la crociera subacquea per spostarsi da un atollo all’altro e immergersi in base a corrente, visibilità e momento dell’anno. Il Flying Fish è un motoryacht di costruzione locale che favorisce la vita all'aria aperta e il contatto con la meravigliosa natura del mare e degli atolli maldiviani.


È l’alba, il sole sorge inondando di luce gli atolli, visti attraverso il finestrino dell’aereo paiono pietre preziose incastonate nel blu del mare e del cielo, che si fondono all’orizzonte, creando suggestioni uniche. Atterrati a Malè, un brevissimo trasferimento in dhoni , e siamo in barca, sorseggiando un fresco cocktail di benvenuto, ha inizio il nostro viaggio alla scoperta di fondali incontaminati , lingue di sabbia e isole deserte. 






Deciso l’itinerario della crociera, scelto sempre in funzione dei desideri degli ospiti e delle condizioni meteo, il capitano accende i motori, rotta verso l’atollo di Felidoo, facendo tappa, lungo il tragitto, nei punti di immersione  più belli dell’atollo di Malè Nord e Malè Sud, sia all’andata che al ritorno. L’acqua è calda, 29°C circa, la visibilità non è eccezionale in questa zona, soprattutto, durante il mese di agosto, ma l’elevata probabilità di incontrare i grandi filtratori, come le mante e gli squali balena, rende tutti ansiosi di fare il primo tuffo.




Ha così inizio l’esplorazione di pass e thille : Hp reef nell’atollo di Malè Nord; Miyaru Faru, Cocoa Corner e Kandooma Thila, nell’atollo di Malè Sud; Felidhoo Kandu e Kuda Kandu nell’atollo di Felidoo, giusto per citare alcuni nomi, che forse all’orecchio di noi europei suonano simili, ma solo se non ci si immerge, sì, perché ogni immersione, in funzione delle correnti che danno vita a questo oceano, è differente da un sito all’altro e da un istante all’altro.





Molti gli incontri da “adrenalina pura”: squali, aquile di mare, mante, tonni; il tempo trascorre placido, riempiendosi di racconti, esperienze, risate, scandito solo dalla campanella, che annuncia il momento di gustare le leccornie preparate dal cuoco di bordo.

To be continued....

Blue Space ringrazia Isabella Maffei per le foto e i testi.

N.B.

Chi volesse ripetere l'esperienza di Isabella Maffei approfittando delle offerte di viaggio a bordo del My Flying Fish o volesse approfondire la destinazione sul sito, può farlo cliccando sul link sotto.

www.bluespace.it

giovedì 13 settembre 2012

Cairo time!

Un'altra tappa del viaggio della nostra inviata Mara all'interno del vero Egitto, quello antico, testimone della grandiosa civiltà egizia. Questa volta si visita Il Cairo, capitale del Paese, con oltre 6 milioni di abitanti, situata sulle rive del Nilo. Nonostante gli ultimi movimenti politici la città è tranquilla e accoglie Mara con tutto il suo fascino: le piramidi, il mercato di Khan el Khalili, le vie strette e affollate, i locali coloratissimi e caotici.

E' sera quando arriviamo al Cairo, rumore,traffico, caos: ecco cosa colpisce al primo impatto, fa venire subito voglia di scappare!  In realtà, qualcosa ti trattiene: un fascino d'altri tempi, indiscutibile e magico….. 




E’ iniziato il Ramadan, che per i musulmani è il mese più felice dell’anno e per strada si vedono fiumi di persone, soprattutto la sera, che vanno a fare shopping, a mangiare nei ristoranti o semplicemente a passeggio. I negozi sono aperti fino alle 4 del mattino. Le strade sono illuminate come succede da noi a Natale, è uno spettacolo nuovo per i miei occhi. Le Fanoos, lampade in ferro battuto e vetri colorati, vengono lasciate accese sui balconi di casa, nei negozi e lungo le vie della città e i bambini le portano in giro intonando canzoncine tradizionali.




La mattina successiva mi alzo di buon ora per andare a visitare le Piramidi. La piana di Giza, a circa 20 km dal centro del Cairo, toglie il fiato. Ospita una tra le più importanti necropoli dell'Antico Egitto. Tre complessi piramidali dedicati alla sepoltura dei re: la piramide di Cheope, la più grande, Chefren, di cui rimane ancora la punta bianca calcarea, e Micerino. In passato tutte le piramidi erano ricoperte di calcare bianco e riflettevano la luce del sole.. oggi lo spettacolo è entusiasmante, anche senza il calcare. Alle  mie spalle  si apre immenso, profondo e incontaminato il deserto... e verrebbe quasi voglia di corrergli incontro.





E’ nuovamente sera quando, dopo essere rimasta imbottigliata nel traffico per un'ora, raggiungo Khan el Khalini: la versione reale del bazar orientale delle favole, dove gioielli  d’oro, argento, ottone e rame luccicano seducenti in stanzini angusti. L'aria ha l'odore pungente delle spezie colorate, raccolte in sacchi di juta. Il labirinto di viuzze coperte da una tettoia di tela che protegge dal sole è stipato di negozi che vendono le merci più svariate. In questo quartiere si trova un raffinato caffè per turisti, intitolato al romanziere egiziano Naguib Mahfuz: qui mi immergo nell’atmosfera locale, fumando la shisha  e ripensando ai  romanzi che ho letto di questo scrittore: “Sorie del nostro quartiere e Notti delle mille e una notte”. Magari li ha scritti proprio qui, al tavolo dove sono seduta adesso….




Il Nilo di notte ha un fascino tutto suo e lo assaporo sul ponte Kasr el Nile mangiando un corn (pannocchia di mais) arrostito e guardando la Cairo Tower, fatta costruire da Nasser, che svetta luminosa in tutta la sua particolarità.




Le attrazioni del Cairo sono infinite, ma il tempo è quello che è, devo accontentarmi. Una visita veloce al Museo Egizio, all’Università e poi la tanto attesa  piazza Tahrir. Uno spettacolo di insegne, di persone, di movimenti, in cui emergono emozioni della primavera araba e si intravedono i cenni dell’Egitto che verrà.




Grande caos, molto smog, gente ovunque e ad ogni ora ma il Cairo è assolutamente da non perdere perché una volta visitata resta nel cuore e come dice il mio amico Ibra “Cairo is a circus but i love it”.


Per approfondire l'offerta di crociere e soggiorni nell'Antico Egitto contattateci all'indirizzo email info@bluespace.it.


                                                                                                         
                                                                                                           





lunedì 10 settembre 2012

Assuan, un viaggio nella storia.


Il viaggio alla scoperta dell'Egitto, che sento sempre più mio, prosegue alla volta di Assuan, città che si trova a sud, alle porte della Nubia.
Sorge sul punto più affascinante del Nilo, dove le acque del fiume incontrano il deserto formando piccole idilliache isole. Gli abitanti sono per la maggior parte nubiani, arrivati qui durante la costruzione della grande diga. La città, sulla strada per Abu Simbel, merita una visita approfondita per il suo mercato esotico, l'incantevole Tempio e la diga.





Parto da Marsa Alam  e, percorrendo la strada che corre lungo le sponde del Nilo, raggiungo Assuan dopo circa 350 km.






In questa città,  incastonata nel deserto ma molto verde grazie alla presenza del Nilo, ho ammirato il Tempio di Philae, dedicato a Iside e la moderna grande Diga inaugurata nel 1970 per regolare le inondazioni provocate dalle acque provenienti dall’Etiopia.








Una passeggiata al mercato, con un intenso profumo di spezie, sorseggiando un Karkadè, mi porta  all’ingresso dell'Hotel Old Cataract, uno dei più lussuosi alberghi in Egitto, ricco di storie leggendarie che ha ospitato varie personalità tra cui Churchill e Agatha Christie.







Dalla sua terrazza ammiro uno spettacolare tramonto, mentre lentamente una feluca, tipica imbarcazione a vela, naviga sul Nilo….. questa emozione e quello che provo, difficilmente si riescono a raccontare a parole...



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giovedì 15 dicembre 2011

Una nuova guest house a Marsa Alam.

Blue Space questa volta ha scelto una meta più “consueta” del solito, ma non per questo meno interessante ed entusiasmante. Inviata speciale (“infiltrata speciale” si definisce lei), è Mara Gullino, collaboratrice di Blue Space, che ha deciso di unire l’utile al dilettevole regalandosi una settimana da sogno a Marsa Alam per provare personalmente Rihana Guest House, la nuova struttura ricettiva proposta da Blue Space a tutti i suoi subacquei. L’esito della sua prova è stato positivo al 100% e la settimana è stata indimenticabile. Parola di subacqueo. E di Blue Space.


Sono inviata speciale o forse “infiltrata speciale” a Marsa Alam, Mar Rosso, Egitto. Potrei sembrare di parte perché amo questa terra e questo mare, ma cercherò di essere il più obiettiva possibile. La partenza è da Torino, il 12 novembre, con volo diretto per Marsa Alam, un paese di pescatori ancora incontaminato e, nonostante i villaggi turistici nati negli ultimi anni, anche decisamente “selvaggio”.
Non mi aspetta il solito villaggio “All inclusive”, ma una simpatica e familiare guest house. Il suo nome è “Rihana”, “basilico” in arabo, per via del fatto che questa pianta profumatissima circonda tutta la sua struttura. La gestione è familiare e intima, l'ambiente accogliente e ospitale, con 5 camere in riva al mare a poca distanza dal centro di Marsa Alam.
A Rihana Guest House trovo Ibrahim, il suo proprietario, sempre disponibile e ospitale! E anche i miei amici fotografi, Alessia e Cristian di Sestri Levante.

E inizia l’avventura.


Dal mattino successivo al mio arrivo è un susseguirsi di nuove scoperte, a cavallo di una moto, in piena libertà, nuotando in acque cristalline e incontaminate con la barriera corallina che nasconde sempre nuove emozioni! Dal piccolo Nemo, il pesce pagliaccio che ha incantato grandi e piccini, al più maestoso pesce Napoleone, passando per i pesci trombetta, i farfalla, i balestra e tanti altri che è troppo lungo elencare.

Una mattina, in barca, partiamo alla volta di “Dolphin House”, un incredibile sito di immersione a circa un’ora da Marsa Alam. Nuotare con i delfini in questo reef a forma di mezzaluna che è diventato parco naturale, è uno spettacolo indimenticabile e una possibilità unica che non mi lascio scappare.
Durante un altro giorno la meta è la spiaggia di Abu-Dabbab dove posso salutare le mie amatissime tartarughe. E poi di corsa a Sharm-El-Luli, un paradiso in terra, una spiaggia bianchissima con un mare azzurro che tolgono il fiato!



E poi via, sempre in libertà, sempre in moto, verso Berenice, 125 km sud da Marsa Alam passando per le insenature più belle e le barriere coralline che più emozionano i subacquei. Dal kilo 7 al kilo 14 (questi sono i nomi), per citare solo quelle che mi sono rimaste più nel cuore. Tutto qui è libertà ed emozione!


E poi che dire delle cene nei ristorantini egiziani di Marsa Alam? Sotto un cielo pieno di stelle, sempre con il naso in su per  scorgere quelle cadenti, a mangiare koshary o kofta, i piatti tipici egiziani, riso, carne e verdure, e stupirsi ogni volta perché qui con pochi euro è ancora possibile fare un buon pasto sostanzioso!
Un’altra emozione incredibile? Dalla mia camera della guest house, mettere la sveglia alle 4 di mattina per guardare l’alba e non perdersi proprio nulla in questa settimana unica. E di sera ammirare il tramonto nel deserto, vicino alle tende dei beduini, sorseggiando un buon te. Un’esperienza davvero indimenticabile!
Poi al mattino, un buon caffè caldo e una ricca colazione continentale, preparati entrambi da Ibrahim, non possono che farti iniziare la giornata con una marcia in più. E via con le sorprese: alla scoperta di nuove spiagge, nuovi paradisi ancora incontaminati, facendo incontri con pesci buffissimi che ti sorprendi ad ammirare sorridendo sott’acqua!


Marsa Alam lascia il segno e, ne sono convinta, il paradiso inizia qui!

N.B.
Chi volesse approfondire la conoscenza di Rihana Guest House e pregustare il piacere di un viaggio e delle tante bellissime immersioni subacquee a Marsa Alam può farlo sul sito, cliccando sul link sotto.






venerdì 10 giugno 2011

Sopra e sotto l'acqua, sull'isola di Gozo.

Blue Space ha inviato la giornalista Isabella Maffei, fotografa ufficiale (nonché amica), sull'isola di Gozo, nell'Arcipelago Maltese, per effettuare un reportage subacqueo.
Il risultato del suo viaggio è un articolo intitolato "Microcosmo mediterraneao" di prossima pubblicazione sul numero di luglio 2011 della rivista Sub. Anticipiamo qualche bellissima foto subacquea e non.


Durante il soggiorno, Isabella è riuscita a immergersi nei siti più interessanti dell'isola che, non a caso, sono considerati i più belli del Mediterraneo. Già che c'era ha visitato Gozo in lungo e in largo, non solo i fondali, ma anche la terra emersa, senza tralasciare qualche tappa sulle altre isole dell'arcipelago, Malta e Comino.


Il risultato è il racconto di un viaggio in una terra affascinante, assolata, mistica e mitologica insieme (si narra che proprio sull'isola di Gozo Ulisse sia stato tenuto in ostaggio, per dieci lunghi anni, dalla grazia ammaliatrice della ninfa Calipso), ma anche rigorgliosa, verdissima, con fondali ricchi di formazioni rocciose, grotte e relitti e una notevole biodiversità sottomarina.


Non sono mancati i tanti incontri con gli usi e i costumi di un popolo dignitoso, anche orgoglioso, comunque cordiale ed espansivo, che da millenni vive al centro del Mediterraneo e porta gli evidenti segni di un'ampia contaminazione culturale: i "gozitani", come amano definirsi gli abitanti di Gozo con i loro "luzzu", le varipinte imbarcazioni locali.


Ma andare a Gozo signifca anche visitare la città di Vittoria, anche nota come "Rabat", e passeggiare fra le "franka", le tipiche abitazioni costruite in pietra calcarea, o visitare il "Kastel" con i suoi musei ricchi di storia antica, e i luoghi più magici dell'isola, sopra e sotto l'acqua.


Xlendi, Gharb, Marsalforn, Dwejra, Xatt-I-Ahmar, il Fungus Rock, l'Inland Sea, il Blue Hole e l'Azur Window, la Blue Lagoon, Alexander's Cave, il relitto Karwela, con le grotte, le fratture e i tunnel che si aprono nelle rocce sottomarine e ospitano una biodiversità ricchissima, sono alcune delle incredibili bellezze che Isabella Maffei ha potuto vedere e fotografare per noi e che nessun subacqueo dovrebbe perdersi. Almeno questo è il consiglio di Blue Space.


Blue Space ringrazia Isabella per le bellissime foto e invita tutti i suoi amici subacquei a leggere il suo articolo sul numero di luglio 2011 della rivista Sub.

Marina

N.B.
Chi volesse ripetere l'esperienza di Isabella Maffei visitando la bellissima isola di Gozo nell'Arcipelago Maltese o volesse approfondire la destinazione sul sito, può farlo cliccando sul link sotto.

www.bluespace.it