giovedì 13 settembre 2012

Cairo time!

Un'altra tappa del viaggio della nostra inviata Mara all'interno del vero Egitto, quello antico, testimone della grandiosa civiltà egizia. Questa volta si visita Il Cairo, capitale del Paese, con oltre 6 milioni di abitanti, situata sulle rive del Nilo. Nonostante gli ultimi movimenti politici la città è tranquilla e accoglie Mara con tutto il suo fascino: le piramidi, il mercato di Khan el Khalili, le vie strette e affollate, i locali coloratissimi e caotici.

E' sera quando arriviamo al Cairo, rumore,traffico, caos: ecco cosa colpisce al primo impatto, fa venire subito voglia di scappare!  In realtà, qualcosa ti trattiene: un fascino d'altri tempi, indiscutibile e magico….. 




E’ iniziato il Ramadan, che per i musulmani è il mese più felice dell’anno e per strada si vedono fiumi di persone, soprattutto la sera, che vanno a fare shopping, a mangiare nei ristoranti o semplicemente a passeggio. I negozi sono aperti fino alle 4 del mattino. Le strade sono illuminate come succede da noi a Natale, è uno spettacolo nuovo per i miei occhi. Le Fanoos, lampade in ferro battuto e vetri colorati, vengono lasciate accese sui balconi di casa, nei negozi e lungo le vie della città e i bambini le portano in giro intonando canzoncine tradizionali.




La mattina successiva mi alzo di buon ora per andare a visitare le Piramidi. La piana di Giza, a circa 20 km dal centro del Cairo, toglie il fiato. Ospita una tra le più importanti necropoli dell'Antico Egitto. Tre complessi piramidali dedicati alla sepoltura dei re: la piramide di Cheope, la più grande, Chefren, di cui rimane ancora la punta bianca calcarea, e Micerino. In passato tutte le piramidi erano ricoperte di calcare bianco e riflettevano la luce del sole.. oggi lo spettacolo è entusiasmante, anche senza il calcare. Alle  mie spalle  si apre immenso, profondo e incontaminato il deserto... e verrebbe quasi voglia di corrergli incontro.





E’ nuovamente sera quando, dopo essere rimasta imbottigliata nel traffico per un'ora, raggiungo Khan el Khalini: la versione reale del bazar orientale delle favole, dove gioielli  d’oro, argento, ottone e rame luccicano seducenti in stanzini angusti. L'aria ha l'odore pungente delle spezie colorate, raccolte in sacchi di juta. Il labirinto di viuzze coperte da una tettoia di tela che protegge dal sole è stipato di negozi che vendono le merci più svariate. In questo quartiere si trova un raffinato caffè per turisti, intitolato al romanziere egiziano Naguib Mahfuz: qui mi immergo nell’atmosfera locale, fumando la shisha  e ripensando ai  romanzi che ho letto di questo scrittore: “Sorie del nostro quartiere e Notti delle mille e una notte”. Magari li ha scritti proprio qui, al tavolo dove sono seduta adesso….




Il Nilo di notte ha un fascino tutto suo e lo assaporo sul ponte Kasr el Nile mangiando un corn (pannocchia di mais) arrostito e guardando la Cairo Tower, fatta costruire da Nasser, che svetta luminosa in tutta la sua particolarità.




Le attrazioni del Cairo sono infinite, ma il tempo è quello che è, devo accontentarmi. Una visita veloce al Museo Egizio, all’Università e poi la tanto attesa  piazza Tahrir. Uno spettacolo di insegne, di persone, di movimenti, in cui emergono emozioni della primavera araba e si intravedono i cenni dell’Egitto che verrà.




Grande caos, molto smog, gente ovunque e ad ogni ora ma il Cairo è assolutamente da non perdere perché una volta visitata resta nel cuore e come dice il mio amico Ibra “Cairo is a circus but i love it”.


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