E' sera quando arriviamo al Cairo, rumore,traffico, caos:
ecco cosa colpisce al primo impatto, fa venire subito voglia di scappare! In realtà, qualcosa ti trattiene: un fascino d'altri tempi, indiscutibile e magico…..
E’ iniziato il Ramadan, che per i musulmani è il mese più felice dell’anno e per strada si vedono fiumi di persone, soprattutto la sera, che vanno a fare shopping, a mangiare nei ristoranti o semplicemente a passeggio. I negozi sono aperti fino alle 4 del mattino. Le strade sono illuminate come succede da noi a Natale, è uno spettacolo nuovo per i miei occhi. Le Fanoos, lampade in ferro battuto e vetri colorati, vengono lasciate accese sui balconi di casa, nei negozi e lungo le vie della città e i bambini le portano in giro intonando canzoncine tradizionali.
La mattina successiva mi alzo di buon ora per andare a
visitare le Piramidi. La piana di Giza, a circa 20 km dal centro del Cairo, toglie
il fiato. Ospita una tra le più importanti necropoli dell'Antico Egitto. Tre
complessi piramidali dedicati alla sepoltura dei re: la piramide di
Cheope, la più grande, Chefren, di cui rimane ancora la punta bianca calcarea,
e Micerino. In passato tutte le piramidi erano ricoperte di calcare
bianco e riflettevano la luce del sole.. oggi lo spettacolo
è entusiasmante, anche senza il calcare. Alle mie spalle
si apre immenso, profondo e incontaminato il deserto... e verrebbe quasi
voglia di corrergli incontro.
E’ nuovamente sera quando, dopo essere rimasta imbottigliata nel
traffico per un'ora, raggiungo Khan el Khalini: la versione reale del
bazar orientale delle favole, dove gioielli d’oro, argento, ottone e rame luccicano
seducenti in stanzini angusti. L'aria ha l'odore pungente delle spezie
colorate, raccolte in sacchi di juta. Il labirinto di viuzze coperte da una
tettoia di tela che protegge dal sole è stipato di negozi che vendono le merci
più svariate. In questo quartiere si trova un
raffinato caffè per turisti, intitolato al romanziere egiziano Naguib Mahfuz: qui
mi immergo nell’atmosfera locale, fumando la shisha e ripensando ai romanzi che ho letto di
questo scrittore: “Sorie del nostro quartiere e Notti delle mille e una notte”.
Magari li ha scritti proprio qui, al tavolo dove sono seduta adesso….
Il Nilo di notte ha un fascino tutto suo e lo assaporo sul
ponte Kasr el Nile mangiando un corn (pannocchia di mais) arrostito e guardando
la Cairo Tower, fatta costruire da Nasser, che svetta luminosa in tutta la sua
particolarità.
Le attrazioni del Cairo sono infinite, ma il tempo è
quello che è, devo accontentarmi. Una visita veloce al Museo Egizio, all’Università
e poi la tanto attesa piazza Tahrir. Uno
spettacolo di insegne, di persone, di movimenti, in cui emergono emozioni della
primavera araba e si intravedono i cenni dell’Egitto che verrà.
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